giovedì 16 novembre 2017

Usa 8 - Acadia National Park

La baia di Bar Harbor



Il ponte per l'isola
Certe volte uno non fa caso ai dettagli e ci rimane come allocco appeso al pero. (Non che sia un modo di dire conclamato, ma mi suona molto bene). In sostanza una delle cose che mi piace fare quando sono in un paese straniero, è fare un giro nei supermercati, intanto per vedere come funziona la grande distribuzione, come sono organizzati e soprattutto cosa vendono. Percorrendo la strada principale traversi spesso delle aree commerciali dove si aggregano un sacco di servizi, catene di ogni cosa, benzinai e anche ovviamente market grandi e piccoli. Quando dici grandi, in questo paese pensa sempre all'esagerazione, infatti quando ti infili in uno di queste vere e proprie città mercato, non riesci a vederne la fine. Già le debordanti massaie che circolano all'interno sono uno spettacolo consolatorio per gli obesi nostrani e quando cominci a percorrere le varie le corsie degli alimentari capisci anche il motivo. Le confezioni varie in offerta poi, sono di proporzioni così generose che aumenti di peso soltanto a guardarle. La varietà inoltre, è davvero notevole. Dici patatine e devi orientarti tra decine di profumazioni, non parliamo di biscotteria e dolciumi vari. Ovviamente spazio monstre anche per la parte dietetica, che deve fare da contrappeso. Pacchi di dolcificanti da 5 kg, tanto per non farseli mancare in casa per esempio, riempiono una intera corsia.

Sand beach
Come ovvio anche qui è scoppiata la mania del sano, naturale, biologico, che di fianco agli altri scaffali, rappresenta un ossimoro di proporzioni maestose. Per l'acqua, capisci al volo che le abitudini qui sono diverse. Costa poco ogni genere di soft drink e tutto sommato anche i succhi conservati, mentre l'acqua che di norma viene consumata in grandi contenitori, minimo boccioni o taniche da 5/10 litri, se la vuoi in bottiglia invece, è una vera ed inusuale rarità e la paghi di conseguenza, la bottiglia da 1 litro quasi 2 $, magari spacciata per avere virtù curative e proveniente da altissime e purissime sorgenti artiche. Ma lo spettacolo più bello sono i banchi della frutta, alla faccia di chi dice che qui se ne mangia poca. Ben esposta, varia e lucidissima, in particolare le mele evidentemente cosparse di cera tanto brillano. Tutto è molto imbellettato per attirare il cliente, ma vivaddio non è poi vero che la frutta è così cara come mi dicevano. Sì, un po' di più che da noi, ma alla fine le meline o le arance variano tra i 2 e i 3 dollari, tutto sommato una somma accettabile.

Otter reef
Data la nostra consuetudine a guadagnare tempo saltando la pausa pranzo e mangiucchiare frutta durante i trasferimenti, facciamo subito una bella scorta e ci presentiamo alla cassa, tra l'interesse stupito delle clienti e della cassiera, dato che non abbiamo un carrello pieno di jelly, caramelle o scatoloni di donuts ricoperte di cioccolato avvolte nei canditi zuccherati, spolverati di cannella e bagnati nello sciroppo di acero. Alla fine della fiera però, battuto lo scontrino e scuciti i biglietti verdi, facendo i conti ci accorgiamo che la scopola del conto è piuttosto pesante. Possibile che abbiamo letto male, i prezzi o peggio che abbiamo pesato male? Controlla e ricontrolla anche lo stupido diventa saggio e impara. Nella nostra dabbenaggine non avevamo notato che i prezzi esposti sono a libbra e non a chilo, per cui non c'è praticamente nessun frutto edule, anche di scadente formato o qualità che costi meno di 5/6 Euro al chilo, tanto per fare paragoni. Insomma è un paese piuttosto caro anche sotto questo punto di vista. Ma bisogna affrettarsi senza fare troppe recriminazioni se vogliamo arrivare per tempo ad uno dei punti topici del Maine, il parco nazionale di Acadia.

Echo lake
La strada per raggiungere questa grande isola tutta mantenuta a parco boscoso sul mare attraversa ormai solo foreste di grande bellezza dove il foliage autunnale comincia a dispiegarsi. Non siamo ancora al top, ma non ci siamo lontani. Un bel ponte sospeso collega la terraferma all'isola principale di Mount Desert, se vuoi arrivare sull'altra, la piccola Isle de Haut, serve il traghetto e devi fermarti almeno un paio di giorni. I parchi americani sono una delle attrazioni più importanti della nazione, ben organizzati e altrettanto bene preservati; hanno regole strette, controlli rigorosi e offrono molte soluzioni per la visita al fine di godere di quella natura che è la vera forza turistica di un paese che non può disporre ovviamente delle attrattive storiche e artistiche di Europa e Asia. Una delle cose probabilmente più coinvolgenti è quella di percorrerli a piedi attraverso i molti sentieri e trail ben segnalati che ti conducono via via per i punti più interessanti , ma per questo oltre ad una buona gamba occorre avere tempo a disposizione. Infatti questa è una delle tipologie di vacanza che va per la maggiore per gli americani che spesso passano nei campeggi dei parchi, le loro intere vacanze.

Isolette nella baia
Al tempo stesso si possono fruire di itinerari altrettanto belli da percorrere con la propria auto, calcolati per avere una visione abbastanza completa dei panorami e delle bellezze naturali di ogni zona. All'ingresso, al visitor centre, viene sempre fornita una mappa molto dettagliata dei percorsi consigliati e poi tocca a te, guidare con calma godendoti la strada e fermandoti nei vari punti ben segnalati, facendo bene attenzione a non parcheggiare fuori dagli appositi spazi. I ranger sono in agguato! Acadia prevede un bellissimo loop che mostra attraverso una strada panoramica tutta curve, la costa frastagliata con tutti i suoi view point più suggestivi, ben segnalati, con soste frequenti per raggiungere, a pochi passi dalla strada, altre attrazioni imperdibili. Conduce poi fino al centro dell'isola fino alla cima della Cadillac mountain dalla quale il panorama è strepitoso. Hai tutta l'isola ai tuoi piedi; puoi apprezzare la frastagliatissima costa e il mare blu scuro che la circonda punteggiato da decine di isolette di ogni dimensione, ricoperte di boschi il cui fogliame dal giallo sta virando al rosso carico ed in mezzo all'estremità dell'isola, la sottile striscia blu dell'Echo lake con la sua famosa spiaggetta.

Da Cadillac mountain
Sei a quasi 500 metri di quota e tira un certo venticello teso e gelato, quindi copritevi di conseguenza. Sotto i tuoi piedi, nella baia del paesino principale, Bar Harbor, tre gigantesche navi da crociera formano un quadro piuttosto oleografico, ma comunque suggestivo. Qui pare che non se ne lamentino affatto, come a Venezia. Migliaia di croceristi che ogni giorno scendono a terra sono un business che fa una certa gola a tutti e gli Usa sono il luogo per eccellenza dove pecunia non olet, anzi, direi. Scendendo verso la costa, una corta passeggiata ti consente di calpestare la sabbia spessa della Sand Beach, serrata tra due costoni di granito, che è costituita unicamente da frammenti di conchiglie depositatisi quaggiù in migliaia di anni, ma non pensate di farci il bagno, anche in piena estate la temperatura dell'acqua non supera i 13 °C. Poco più avanti l'Otter cliff offre punti di vista davvero emozionanti sulle scogliere. Uno stop a Thunder hole ti consentirà di sentire il ruggito dei flutti che si infrangono negli anfratti della costa con rumori tonanti. Una bella emozione. Ogni punto ed ogni percorso è ben segnalato e dispone di appositi parcheggi, data la quantità di macchine che circolano, quindi la visita si esegue con grande facilità e soddisfazione.


Se poi non paghi come è capitato a noi essendoci capitati di sabato, ancora meglio. Non rimane quindi che trovarsi un motelino a basso costo appena fuori da Bar Harbor e farsi una passeggiata nel centro del paese tra ristoranti e negozietti per turisti affollati all'inverosimile dai croceristi alla fonda. La tenutaria, una simpatica vecchietta, ma qui è comune che per questi lavori di servizio la gente, non avendo pensioni civili, lavori fino alla morte (meditate gente,meditate prima di lamentarvi), è prodiga di informazioni sulla cittadina. In generale in questi piccoli motel o nei locali familiari, sono sempre molto stupiti di avere italiani come clienti, evidentemente ritenendo abbastanza inusuale che uno si smazzi a venire dall'altra parte del mondo per visitare la loro terra. Per passeggiare nel paese devi farti largo tra la gente che ancora non è risalita sulla nave di sua competenza. Al porto c'è la fila di ufficietti che propongono uscite in mare per vedere le balene. Tra i bar, i ristoranti, le insegne che inalberano gigantesche aragoste e sentori di griglie fumanti, hai proprio la sensazione di essere in vacanza  e allora che vacanza sia!




Ristoranti al porto di Bar Harbor

SURVIVALKIT

Bar Harbor
Acadia National Park - E' il più famoso parco del Maine, affollatissimo durante la stagione estiva. L'ingresso costa 20$ per auto per una settimana (gratis da metà ottobre a metà maggio). Se considerate di visitare almeno altri tre parchi a pagamento conviene l'ingresso annuale ai National Park di tutto il paese, specialmente quelli dell'ovest, per 80$ complessivi. L'anello stradale con brevi escursioni a piedi si fa facilmente in giornata. Bus gratuito per fare il loop. possibili tour guidati didue ore e mezzo con tre soste di 15 minuti ciascuna. Probabilmente è il più bello del Maine e se siete in zona non si può mancare. Ci si arriva da sud dalla 1, girando a destra all'altezza di Ellsworth in una ventina di miglia.

Motel Edenbrook - 96 Eden Str. - Appena all'ingresso della città. Tranquillo. Struttura consueta un po' datata. Niente colazione. Due queen bed a 70 $. Gestore molto gentile. Da considerare che gli alberghetti in città sono molto più cari.

Paddy's pub - 50, West Str. Sul porto, affollatissimo, in genere dovrete aspettare almeno una mezz'oretta se non avete prenotato. Sirloin steak e patate, dolce al cioccolato e Coca, Tutto molto buono ma 40 $ a testa. Un po' caro ma bistecca grande e buona. Cameriera molto gentile.


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