giovedì 29 settembre 2016

La banda degli onesti

da stampoantimafioso.it


Tutti gli uomini sono convinti di essere fondamentalmente onesti. Anzi, sono convinti che le cose vadano male soprattutto per la disonestà degli altri, che sono tutti ladri, più di tutti quelli che comandano, che poi, tra l'altro mirano alla poltrona soprattutto per rubare, no? Poi se vai a fare una disamina seria di ognuno di noi, scopri che in generale, quasi tutti non abbiamo quasi mai avuto l'occasione di rubare. In questo caso, non puoi dirti onesto a prescindere, diciamo che sei onesto in fieri, status da provare solo quando arriverà l'occasione e tu la rifiuterai con sdegno. Anche in questo caso però, anche se fosse accaduto, è ancora troppo presto per dirsi onesti. Se ci sono molte o anche poche probabilità di essere acchiappati, il rifiuto non è assimilabile tout cour all'onestà. Bisognerebbe essere certi dell'impunità e rifiutare, perchè la cosa avesse un valore etico corretto. Infine entra in gioco anche l'entità della posta, consequenzialmente a chi diceva che ogni uomo ha il suo prezzo, bisognerebbe vedere quanto ti offrono per fare la porcheria, quando arriva la famosa proposta che non puoi rifiutare. 

In questo caso la maggior parte delle persone (vorrei dire tutti, ma poi qualcuno si offende) ha una formidabile capacità autoreferenziale di scusare o meglio di giustificare i propri comportamenti. Intanto è una cosa davvero di poco conto, sono i grandi evasori quelli che andrebbero davvero perseguiti, oppure, ma comunque la cosa l'avrebbe fatta qualcun altro, tanto vale, o ancora, ma è prassi comune, lo fanno tutti, e io chi sono, il più fesso del bigoncio e infine, io ne pago già troppe di tasse, maledizione. La cosa più divertente è che tutti noi, durante questi comportamenti, che sono la base della disonestà diffusa, siamo convinti veramente, in fondo di essere tra i pochi onesti, o per lo meno quasi onesti, che cerchiamo solo di difenderci nella giungla dei ladri che ci circondano. 

Il comportamento più classico è quello di chi blatera ogni giorno al bar, posta sui social cose terrificanti e violente contri i ladri che ci hanno sempre governato e magari vota incapaci assoluti che onesti si proclamano a gran voce prima di averlo provato e poi nella metà della decina di posti dove governano (malissimo) vengono a loro volta inquisiti, e una volta chiama l'idraulico per aggiustare un rubinetto. Quando colui lo pone di fronte alla domanda dalle cento pistole:-150 con fattura, 100 senza-, non hanno mai dubbi, posto che non la possano scaricare naturalmente (in questo caso la pretendono con sdegno), e obtorto collo allungano la cento euro cash con un largo sorriso. Ma dentro di sé masticano maledizioni e insulti a quel ladro che non vuol pagare le tasse, senza che nemmeno passi loro per la capa che sono loro gli evasori, almeno parziali. Così va il mondo. L'uomo nasce per autoassolversi. Dunque nessuna soluzione? Dobbiamo rassegnarci al mondo di ladri? Ricordate che inasprire le pene è penosamente inutile. 

In Cina c'è la pena di morte con costo della pallottola addebitato alla famiglia per i corrotti e ogni tanto qualcuno viene giustiziato per questo eppure, proprio il Regno di mezzo, è uno dei paesi più corrotti del mondo, tanto che si è riconosciuto di istituzionalizzare nella contrattualistica standard il divieto di dare mazzette a rappresentanti dell'acquirente, pena la nullità del contratto. Non c'è niente da fare, i furti e le corruzioni si riescono a diminuire (mai ad eliminare completamente, perché io credo che questo comportamento sia insito nel genoma umano) solo con una quasi dimostrata certezza di acchiappare il reprobo. Diversamente non c'è scampo e date retta a me, guardatevi soprattutto da coloro che vi chiedono il voto sbandierando una loro supposta onestà, soprattutto non provata. Chiedete in primo luogo dimostrata capacità, perché è sempre meglio uno che si mangia qualche pezzo di formaggio che deve conservare, di quello che fa andare a male tutta la forma.


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