sabato 15 ottobre 2016

Cronache di Surakhis 72: Consegne a domicilio




L'autunno era calato d'improvviso su Surakhis. Trombe d'acqua e venti a 300 km all'ora imperversavano su tutto il continente boreale, ma per gli abitanti delle grotte scavate nelle discariche era alla fin fine tutta manna dal cielo, intanto si poteva bere acqua pulita e poi con tutta quella umidità il distillato di monnezza veniva più sciropposo e profumato. Ma la novità veniva dalle strade, dove da giorni il camioncino della ditta planetaria di distribuzione della sbobba agli schiavi, la Magnatevillora, stava comunicandole nuove disposizioni di distribuzione. Ogni schiavo era tenuto ad arrivare di corsa o con mezzi propri alla centrale distributiva della sbobba che veniva erogata in base alle ore di lavoro in miniera e sempre di corsa la doveva consegnare nella caverna dei suoi vicini. Il presidente stesso aveva dichiarato pubblicamente: - E' questa la straordinaria concessione che facciamo ai nostri amati collaboratori. possono nutrirsi e consegnare il nutrimento ai propri cari facendo dello sport. 

Tutto questo in maniera assolutamente gratuita, in quanto si garantisce che almeno per tutto il prossimo anno non verrà richiesto nulla in cambio. Il nostro interesse principale infatti è quello di avere collaboratori sportivi, motivati ed allegri, per cui chi non ride durante la consegna sarà sottoposto ad una serie di scosse elettriche in automatico al momento della consegna successiva. - Naturalmente non si faceva cenno di come coloro che si lamentavano del fatto che chi non teneva una velocità oraria di 50 km/h o si lamentasse che nei pianeti vicini la quantità di sbobba a cui si aveva diritto era in misura tripla, venisse immediatamente vaporizzato. Tutti applaudivano al passaggio della macchina della cerebropropaganda, poi si ritiravano nelle caverne in attesa di tempi migliori. Nell'inverno prossimo venturo i venti sarebbero saliti a 500 km orari e  si sarebbero portate via anche quei mezzi a sei ruote. 

Non vi preoccupate è solo fantascienza dell'irrealtà.

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