venerdì 20 giugno 2014

Trinacria 10: Da Piazza Armerina a Caltagirone

Villa del Casale - Perticolare della Grande caccia.

 Nulla contenea più. Gìvano adunque,
Come il bisogno li pungea, dispersi
Per l'isola, d'augelli e pesci in traccia,
Con archi ed ami, o di quale altra preda
Lor venisse alle man; però che forte
Rodeali dentro l'importuna fame. 
                                            Odissea VII


Un palazzo antico di Villa Armerina
Si potrebbe dire le emozioni non finiscono più, ma sono tutte frasi fatte. Come si fa a commentare o a dire qualcosa di nuovo su Piazza Armerina. E' già stato detto tutto e di più e alla fine si fa solo la figura di ripetere banali osanna. Ci devi andare e basta. Intanto la strada che ci arriva è un susseguirsi di colline verdeggianti ricoperte da piccoli campi di grano duro che ondeggia al vento, di per se stesse uno spettacolo, ma quando ti appare la massa di case e chiese che ne riveste completamente una delle più alte, in una posizione decisamente strategica a strapiombo su una piccola forra, vorresti disperatamente fermarti per appropriarti di quella immagine e del suo colore aranciato che la luce del mattino le conferisce. Non ci sei solo tu a venire da queste parti, inutile farsi illusioni, la fila di auto preme e devi andare e accontentarti di un colpo d'occhio fugace, proprio per questo forse ancora più prezioso. Meglio penetrarla a piedi, lungo i selciati in salita, faticosi e lucidi, tra le facciate antiche di palazzi che hanno visto le piccole nobiltà di un passato ricco di ben altri fasti e di chiese serrate, forse ormai troppe per l'uso, magnifiche per il fondale che scorre ai lati. Arrivi con fatica sulla cima alla balconata della piazza della cattedrale, che ti consente di godere il verde della valle e l'ocra della colata di tetti che scivola verso il basso. Giri stavolta la testa verso l'alto del campanile in tardo gotico catalano. 

La Scala di Caltagirone
Quanti popoli hanno lasciato quaggiù qualche cosa di sé, della propria cultura, delle proprie emozioni Dentro la grande basilica, rimani a guardare il bianco appena segnato dalle linee azzurre, prima di venir cacciato fuori da un prete frettoloso; beh, mi dirai, anche i sacerdoti devono andare a pranzo. Allora non rimane che scendere ancora lungo i vicoli contorti tra le case e  sedere in una delle tante piazzette a godere di un buon gelato al pistacchio e dei quadri quasi monocromi che ti circondano. Della Villa del Casale è difficile dire, se non la meraviglia dei mosaici probabilmente più belli del mondo e non solo naturalmente delle strafamose fanciulle in bikini, ma della grande caccia, della sala di Nereo o degli infiniti piccoli fregi e disegni che andrebbero apprezzati ad uno ad uno. Accidenti anche a quei tempi i veri ricchi se la passavano bene e poi se possibile allora con quel clima, la Sicilia doveva essere ancora più bella di oggi. Ma forse un vero ricco, magari anche di cultura, se la passa bene dappertutto e in ogni tempo, che ne dite? Ancora colline ed eccoci a Caltagirone, altro scrigno di tesori da godere all'interno con il lento ritmo della cadenza dei passi, fino alla scala dai gradini ricoperti di ceramiche e dalle coreografie dei vasi fioriti che la disegnano. Lunghe vie che ruotano attorno alle linee di livello della collina con sfilate di palazzi in decadenza e per questo ancor più fascinosi; balconi e inferriate, persiane chiuse nel giallo oro della sera che arriva. Difficile dire altro se non raccontare qualche menù di questa Sicilia da mangiare e anche da bere, che anche lo stomaco vuole il suo ben donde . 

Gli antipasti della Trattoria Anema e core
Mi sa che è difficile sbagliare ristorante a Caltagirone, ma rimaniamo fermi all'esperienza diretta, sempre maestra di vita. Ecco dunque un menù guidato del Locandiere, luogo con una certa pretesa di eleganza che ha servito a me, indegno divoratore di cibi, una serie di antipasti: Spada marinato con arance e pistacchi, bresaola di tonno fumé con ricotta e rucola, bruschette calde di acciughe e pomodoro, sarde ripiene di ricotta e pecorino, baccalà impanato con cipolla rossa agrodolce, cozze marinare, salciccia di pesce spada (davvero interessante) coi finocchi, aringhe e tarocchi e quindi gran cous cous di pesce della tradizione siciliana, per finire con un cannolo aperto al cucchiaio con marmellata di fichi calda e granita al limone finale che come si dice in Piemonte, disnausia. Inzolia fresco su tutto. Bisogna provare per credere, le parole a poco valgono. Diversamente la sera dopo, che qui è delittuoso non fermarsi almeno un paio di giorni, da Anema e core, con due fantastici ragazzi che in questo esercizio ci hanno messo davvero tutta la loro voglia di riuscire, coccolati da lei in sala e da lui in cucina, con antipasti abbondantissimi, pasta con le sarde, grigliata e semifreddo alle mandorle maison. Esci appesantito nel passo e la luce gialla dei lampioni antichi rimane a testimoniare la camminata stanca, ma l'animo leggero e soddisfatto, perché anche l'atmosfera del luogo vuole la sua parte nella misura della felicità.

Caltagirone - centro storico

SURVIVAL KIT

Affittacamere Girosa -  Via Circonvallazione, 245 - 95041 Caltagirone (CT) 
Tel./ Fax: (+39) 0933 21440 - cell. (+39) 3335068816 - info@affittacameregirosa.it- 60 € - Sulla strada che arriva, parcheggio a pagamento di fronte, camere piccoline ma ben sistemate attorno a un minuscolo cortiletto, Colazione abbondante, Free Wifi. Gentili.

Rist . Il Locandiere - Via Luigi Sturzo 59, 95040 Caltagirone - Tel: 093358292 - In pieno centro storico. Elegante, menù guidato a 35€ - Cucina tradizionale siciliana di pesce davvero valida. Da provare. 

Trattoria Anema e corePiazza Innocenzo Marcinnò, 15/16 - Caltagirone (CT) - Tel. 0933030578 - 3663497473 Anche questo in pieno centro storico ma su piazza con ampio parcheggio. Due ragazzi che si danno davvero da fare e meritano una visita. Fidatevi di me che vale la pena Una cucina di pesce fatta davvero col cuore Menù completo di pesce (3 piatti e vino) con 27 €.

Villa del Casale di Villa Armerina - Entrata 14 € (ma comprende anche Morgantina a Aidone e comunque li vale tutti e se vi affrettate, ma per poco ancora stante le ultime notizie, gli over 65 gratis) Luogo imperdibile in assoluto - Parcheggio custodito a pagamento. Calcolate almeno una mattinata, godetevi anche gli splendidi paesaggi collinari dei dintorni e la città a 2 km. Sempre aperto e d'estate anche di sera fino alle 23. La notte qui deve essere davvero suggestiva.

Villa delle Meraviglie - Situata vicino alla villa del casale, privata e usata per ricevimenti, possiede un museo e locali molto interessanti. Per visitarla comunque, chiedere al tizio del parcheggio che vi porta da quello che ha le chiavi.


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2 commenti:

MilleOrienti ha detto...

E' davvero una meraviglia...

Enrico Bo ha detto...

Caro Marco la Sicilia è una terra senza pari!

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!