domenica 27 dicembre 2009

Lettera aperta al Signor Sindaco di Alessandria.

Lettera aperta al Signor Sindaco di Alessandria.

Egregio Signor Sindaco, approfitto del fatto che subito dopo Natale, tutti sono satolli di cibo ed assolutamente inclini a trovare soluzioni condivise nel generale clima di bontà che in questi giorni si è disteso sul paese come una cappa lieve, per scriverLe questa lettera aperta, certo che Lei, che so molto attento alla comunicazione ed alle sue sottigliezze, le darà un’occhiata non distratta. Io ho la sventura di risiedere nel quartiere che il fulmineo abbattimento del ponte Cittadella ha reso assai duro da vivere. Certo è stato magnifico vedere, se come sembra era necessario, in una settimana ed oltretutto in pieno agosto, mese insolito per lo svolgersi dei lavori pubblici, ogni pietra del ponte sia stata portata via con una efficienza rara ed encomiabile. Pensi che io mi ero addirittura aspettato che con altrettanta rapidità cominciasse la costruzione del nuovo ponte, anche per sbugiardare le Cassandre che pretendono che quelli della nostra età, non arriveranno mai a vederlo. Gente di poca fede senza dubbio e forse si fa male a definirle Cassandre, che, come ben si sa, non era ascoltata, ma vedeva perfettamente il futuro; speriamo di no. Ora, si sarebbe trattato, quantomeno di rendere il meno invivibile possibile il quartiere Piscina per gli anni che verranno, siano quelli che siano. Io penso che concorderà con tutti noi che ci abitiamo, che la scelta logistica che è stata fatta è stato un tragico errore che trasforma nelle ore di punta, tutto lo Spalto Borgoglio, reso tragicamente senza vie d’uscita, in un budello privo di speranze, che costringe i residenti (gli altri no, per fortuna, giacchè tutti hanno capito come, giustamente, sia esiziale alla salute fisica e mentale, frequentare questa parte della città) a compiere un percorso infinito, andando a destra per chi vuole andare a sinistra e viceversa, un giro dell’oca mortale con coda punitiva ad ogni rotonda, sbattuti fino alla prigione del Londra senza passare dal via. Ore ed ore che passeremo in macchina per anni, ammorbando l’aria per le centinaia di chilometri in più percorsi senza colpe, lanciando maledizioni a chi ha imposto questo contrappasso dantesco. Per la verità a tutto c’è rimedio, in questo caso, poi, basterebbe, senza alcuna spesa, a costo zero si direbbe, per lo meno, provare a fare un intervento minimo che, di certo, e qui tutti ne sono convinti, agevolerebbe e di molto anche se non risolverebbe del tutto, il problema. Infatti l’apertura della rotonda del Liceo Scientifico, consentirebbe di smaltire tutto quel traffico (di residenti) che debbono inutilmente proseguire fino alla ronda successiva per tornare indietro creando una doppia coda; inoltre l’apertura dei varchi di Spalto Borgoglio, inopinatamente chiusi, consentirebbero a chi deve andare verso lo Stadio di evitare di gravare ulteriormente il flusso verso la stazione. Io penso che Lei sia stato mal consigliato e che adesso, chi ha deciso con pervicacia di non voler correggere un errore così evidente, La costringa non soltanto a incaponirsi in questo cul de sac senza uscita, ma anche a gettare 500.000 euro in una inutile ulteriore rotonda, come ci ha ben illustrato nella lettera che ha avuto la cortesia di mandarci. Riconoscere un errore è sintomo di umiltà e di intelligenza, oltretutto quando si può correggere senza spesa. La prego, dimostri di saper prendere le distanze da chi non vuol prendere atto dei fatti, per poter con giusta ragione continuare ad essere uno dei sindaci più amati d’Italia. Lo sa, il volgo è suscettibile, ci vuole un attimo a perdere il favore delle masse. Con l’augurio che questi giorni di pace e serenità Le consentano di meditare con calma sul problema, lontano da cattivi consiglieri, Le invio, con immutata stima, i miei più cordiali saluti.

Enrico Bo

Come prevedevo il nostro Sindaco mi ha prontamente risposto quanto segue:

Caro
signor Enrico,

purtroppo
la dimostrazione di cosa vuol dire aprire la rotonda dello scientifico l’ha
avuta qualche giorno fa. Un buontempone lo ha fatto di soppiatto nel pomeriggio:
risultato? Quello da voi preconizzato? No: coda fino a largo Catania, coda da
San Michele, coda dal cavalcavia, coda fino in piazza
Garibaldi.

È
proprio vero che ogni tanto manca a qualche mio concittadino il senso
dell’astrazione. Non bastano le simulazioni al computer (trova tutto sul mio
sito www.fabbio.it) occorre provare. Il che
equivale a dire che se non metto la mano in bocca al leone non sono convinto che
me la stacchi con un morso.

Purtroppo
il flusso del traffico indirizzato tutto su un ponte non poteva che portare
squilibri che, nei prossimi mesi si compenseranno con due misure convergenti: la
costruzione della rotonda davanti al palazzetto (si ricordi che serve anche un
elemento fisico di contenimento e riduzione della velocità se parliamo di
sicurezza stradale) e la conclusione della tangenziale fino al casello di San
Michele. Occorre avere solo un po’ di pazienza e un po’ di fiducia in chi ogni
giorno studia questi problemi e individua soluzioni
possibili.

Contraccambio
a lei e famiglia i migliori auguri di buon anno con ancora una postilla: se un
ponte si può demolire in fretta non altrettanto tempo ci vorrà per costruirlo.
Come avrà certamente letto il 22 dicembre abbiamo firmato l’accordo di programma
che mette a disposizione 18 milioni di euro per la realizzazione entro il
dicembre 2012 del nuovo ponte Tanaro, che certamente – anatemi di Sgarbi a parte
– percorreremo insieme.

Piercarlo
Fabbio

Carissimo Signor Sindaco

Innanzitutto La ringrazio per la pronta risposta, ma La prego non sia così irritato, Le ho scritto durante le feste proprio perché tutti sono più sereni e disposti al dialogo ed anche a prendere in considerazione punti di vista diversi. Io, fossi in Lei, non avrei timore di mettere alla prova le teorie dei miei esperti, soprattutto se si può fare senza spendere un Euro. Quello che è successo l’altro giorno in seguito all’inopinato e sciocco intervento estemporaneo di qualche buontempone, non può essere preso a testimonianza, proprio per la casualità e l’irregolarità dell’evento. Invece lasciare aperta la rotonda dello scientifico per 3 o 4 giorni sarebbe una buona (e gratuita) prova per rafforzare le Sue ragioni e dare una soddisfazione ad una bella fetta di popolazione (votante) che altro non aspetta che di essere convinta della bontà di alcune scelte.

Per il resto concordo assolutamente che nessun ponte può essere costruito in una settimana, ma sicuramente un ponte dovrebbe essere abbattuto solo il giorno antecedente alla posa della prima pietra del nuovo ponte e non con un anno di anticipo, tanto per portarsi avanti coi lavori. Sarebbe stato un anno in meno di (certamente inevitabili) disagi. E non è mica poco.

Con rinnovata stima

Enrico Bo

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